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giovedì 5 febbraio 2015

The Hire /5 Powder keg - Director's Ads


La prima "stagione" di The Hire si conclude con un episodio firmato González Iñárritu. Il tono torna maledettamente serio ( e purtroppo sempre attuale): un reporter (Stellan Skarsgard) fotografa un'esecuzione sommaria effettuata da un gruppo di ribelli/terroristi/narcotrafficanti, ma si fa scoprire e inseguire. Per evitare coinvolgimenti ufficiali le Nazioni Unite decidono di inviare il driver a bordo di una BMW X5 a prelevare il giornalista per portarlo al sicuro. Tutto sembra filare liscio quando la voglia di scoop del reporter non li costringe alla fuga. Durante il tragitto i due si confidano e il giornalista racconta al driver di come sia stata la madre ad insegnargli a "vedere". Una volta giunti in territorio amico il driver si accorge che il suo passeggero non ce l'ha fatta, raggiunto da un proiettile vagante.
Non resta che consegnare i rullini alla stampa e andare a trovare la madre del giornalista per un ultimo saluto, pietoso e sconcertante.

Il titolo stesso dell'episodio, Powder Keg (Polveriera), è una perfetta sintesi di ciò che ci aspetta a livello visivo. Il ritmo frenetico e sincopato e la sgranatura delle immagini sono una inconfondibile firma dello stile di Iñárritu. Clive Owen è così fico che fa venir voglia di comprare una X5 anche a me che odio i SUV per principio.

I primi cinque episodi della madre di tutte le web series si concludono qui, alternando momenti profondi e riflessivi a humour e leggerezza. Il successo fu tale che venne immediatamente autorizzata una sorta di "season 2" incentrata sulle qualità dinamiche della spider Z4. L'elevata qualità autoriale e la capacità di spaziare dal grottesco al cinema di denuncia con estrema semplicità ed efficacia.



2001 - Powder Keg
Prodotto: BMW auto
Regia: Alejandro González Iñárritu

venerdì 12 dicembre 2014

The Hire /4 Star - Director's Ads



Siamo giunti al quarto capitolo delle avventure del driver impersonato da Clive Owen. L'inizio sembra molto simile all'episodio precedente, con il driver che racconta delle sue impressioni circa la prima volta che ha visto una certa donna, la storia prende però immediatamente una piega di ironia feroce che porterà ad un epilogo inatteso e cattivissimo.

Il manager (Michael Beattie, grande doppiatore più che attore) di una prepotente ed egocentrica popstar decide di vendicarsi di tutti i soprusi di quest'ultima assoldando il driver perchè durante il tragitto fra l'hotel e un evento con tanto di red carpet e fotografi assiepati le faccia prendere lo spavento più grande della sua vita.

Clive Owen ci mette del suo guidando come un pazzo per le strade di Los Angeles, letteralmente ballando in macchina a 150 km/h e facendo saltare la macchina in puro stile "Hazzard".
La colonna sonora (Song 2 dei Blur) aggiunge la speziatura finale.

La regia dell'episodio è affidata all'allora emergente Guy Ritchie, che affida la parte di coprotagonista alla moglie, cioè nientemeno che la superstar per eccellenza Madonna, che dimostra notevole autoironia lasciandosi squassare per tutto l'abitacolo della BMW M5 con la quale il driver si presenta all'appuntamento e non rifiutando neppure un finale decisamente sopra le righe.

Il quarto episodio rivela un carattere decisamente diverso, satirico e grottesco più che comico, stile che  - in condizioni del tutto diverse - ritroveremo anche nell'ultimo episodio della seconda serie.

Il quinto sarà invece l'episodio conclusivo della prima serie, la chiusura sarà su toni nettamente più seri e meditabondi anche se, come sempre, ci sarà una bella corsa in macchina.
Stay tuned!


2001 - Star
Prodotto: BMW auto
Regia: Guy Ritchie

venerdì 26 settembre 2014

The Hire /1 Ambush - Director's Ads


La serie di The Hire si presenta subito con un episodio tostissimo; sette minuti per ottenere un corto di elevatissimo valore artistico.

 Clive Owen esordisce nelle vesti del driver, freddo ed espertissimo pilota impegnato a trasportare sulla sua BMW 740i (modello molto simile a quello utilizzato da Pierce Brosnan in Il domani non muore mai) un misterioso personaggio, probabilmente un contrabbandiere di diamanti, impersonato da un Tomas Milian, quasi irriconoscibile.
L'auto con i due viene affiancata da un furgone di malviventi decisi a impadronirsi dei diamanti, ma il personaggio di Milian rivela al driver di averli inghiottiti: pur di averli lo squarteranno. Al posto del driver voi che avreste fatto?

La regia è di John Frankenheimer, specialista delle riprese automobilistiche (Grand Prix con James Garner, oltre al miglior inseguimento d'auto degli anni 90: quello di Ronin nelle stradine di Marsiglia), in una delle sue ultimissime opere; mancherà nel 2002.
La sceneggiatura è di Andrew Kevin Walker, autore di Seven e Il mistero di Sleepy Hollow.

La serie si apre quindi presentando tutti i suoi ingredienti: azione adrenalina, auto BMW e un tocco di humour. Il mix negli episodi successivi resterà sempre questo, variandone le dosi in base alla sensibilità del regista di turno.




2000 - Ambush
Prodotto: BMW Auto
Regia: John Frankenheimer

mercoledì 17 settembre 2014

The Hire ed il suo lascito - Director's Ads


Chiudete gli occhi con me e torniamo indietro di una quindicina d'anni. Siamo nel 1999, ai tempi del web 1.0
Riuscite ancora a ricordare come si navigava ai tempi del modem? Tempi da pionieri in cui in pochi avevano già una DSL, YouTube non era stato ancora nemmeno inventato e l'idea di guardare dei video attraverso il web quasi...futuribile.

Proprio in quel periodo la BMW stava vivendo un momento di appannamento dei fatturati ed era alla ricerca di un'idea per un rilancio in grande stile del marchio. La soluzione venne da un manager americano, Jim McDowell, uno che di sicuro sapeva prendere i propri rischi. McDowell si rivolse alla agenzia di pubblicità Fallon Worldwide che gli propose l'idea di una serie di alcuni cortometraggi da pubblicare sul web. Non si tratta di pubblicità, ma di veri e propri short films, in cui il collegamento con il marchio è dato solo dal modello di auto utilizzato.
Il budget destinato al progetto è di 25 milioni di dollari e la BMW ci crede a tal punto che crea una propria casa cinematografica la BMW films, diretta da David Fincher, fresco di successo planetario con Fight Club.

Il titolo: The Hire il protagonista un driver che in ogni puntata viene ingaggiato per portare a termine una missione impossibile grazie ad un diverso modello di BMW. Il ruolo viene affidato ad un fascinoso attore britannico la cui carriera non è ancora decollata: Clive Owen, affiancato di volta in volta da comprimari di assoluto rilievo internazionale. Ogni episodio viene realizzato da un regista diverso: John Frankeheimer, Ang Lee, Wong Kar-Wai, Guy Ritchie, Alejandro González Iñárritu.
I prmi cinque episodi uscirono nel 2001 ed ebbero un tale successo che la BMW, quasi a furore di popolo, nel 2002 realizza altri tre episodi diretti questa volta da John Woo, Joe Carnahan e Tony Scott.

Il serial ebbe un successo straordinario: The Hire venne ammesso alla collezione permanente del MOMA, BMW e Fallon vinsero un sacco di premi, ed il fatturato della casa dell'elica risalì rapidamente, un raro esempio di pubblicità bella ed efficace al tempo stesso.
Luc Besson vi trasse ispirazione per una serie di film da lui scritti e prodotti intitolata Transporter, che contribuirono non poco a lanciare Jason Statham come star di film d'azione.

La prima pietra era stata posta: oggi le web series spopolano anche grazie a questa esperienza, di eccezionale qualità artistica e tecnica.


Nel 2007 Jim McDowell, passato al brand Mini, ritentò la magia. Esplicitamente ispirato a Supercar, ma con un'estetica anni 70 più simile a Starsky e Hutch. L'idea era che una MINI Cooper ("Coop") in versione californiana e dotata di impianti computerizzati di origine militare aiutasse un baffuto eroe a districare un diabolico complotto.
Minore il budget, meno eclatante l'esito, il serial spicca per ironia e disimpegno.


Più di recente (nel 2010) è la Audi a prendere il testimone per realizzare una web series di sei episodi in occasione del lancio della A1, inititolata The Next Big Thing. Il protagonista designato è nientemeno che Justin Timberlake, nel ruolo di un timido impiegato alle prese con una inattesa avventura tutta donne e motori; inutile dire da dove gli arrivano le maggiori soddisfazioni!

Nelle prossime settimane vedremo nel dettaglio le puntate di The Hire, che hanno dignità di film, ancorchè brevi, ma vi racconterò qualche dettaglio in più anche sugli altri due serial.

Nel frattempo qualcuno mi sa suggerire altre web series realizzate su questo stile?

sabato 8 marzo 2014

Mercedes 500SL - Michael Mann - Director's ads


Michael Mann, per tutti quelli della mia generazione, sarà per sempre associato al serial Miami Vice. Per i più giovani specifico che si tratta di una dei serial televisivi più iconici degli anni 80, ambientato in una Miami già multiculturale dove la cocaina transita a tonnellate., le donne sono sempre facili, le auto costosissime. Insomma un inno alla cultura tamarra, ma anche qualcosa di radicalmente innovativo rispetto agli A-Team e TJ Hooker che popolavano gli schermi in quel periodo.
Mann, peraltro ha dimostrato successivamente di sapersela cavare piuttosto bene anche dietro la macchina da presa con film come Manhunter (il misconosciuto esordio sul grande schermo del personaggio di Hannibal Lecter), e blockbuster come L'ultimo dei Mohicani, Alì, Heat, e il bellissimo Collateral.

La passione di Mann per le granturismo lo ha portato a girare due commercials, uno abbastanza di recente per la Ferrari California, l'altro più indietro nel tempo si pone come un caso più unico che raro nel mondo dell'advertisement e riguarda la Mercedes SL 500.

Nel 2002, probabilmente per rispondere alla strategia di comunicazione messa in atto dalla BMW con il suo serial The Hire, la Mercedes decide di mandare in onda sui circuiti televisivi e anche come promo al cinema un commercial pensato come se fosse il trailer di un film di prossima uscita: Lucky Star. L'operazione è molto sottile: nel video di due minuti e mezzo il marchio Mercedes non viene mai esplicitamente inquadrato, anche se uno dei personaggi principali è una SL 500 convertibile color argento (ovviamente!). Nelle intenzioni, infatti, il commercial non deve "banalmente" cercare di convincere il pubblico ad acquistare un'auto, ma restituire l'emozione e l'eccitazione che si provano al volante della SL 500.

Il film, di genere spionistico, si intuisce incentrato sulla figura di Mister H (Benicio del Toro, che dà fondo alle sue rilevanti riserve di charme), un uomo la cui fortuna in borsa e nel gioco d'azzardo è così sospetta da attirare l'attenzione dei servizi segreti, da cui tenta di fuggire a bordo della propria inseparabile Mercedes.
La sottigliezza del gioco risiede anche nel titolo: come tutti sapete il marchio della Mercedes è una stella a tre punte, che rappresenta la "buona stella" che porta a Mister H la sua incommensurabile fortuna (oltre a  una splendida ragazza, la cantante Ana Cristina, di origine cubana ma emigrata - guarda un po' - a Miami fin dall'infanzia).
La Mercedes in un primo momento non escluse a priori la possibilità di realizzare sul serio il film a cui si referisce il trailer-pubblicità, immagino che siano venuti a più miti consigli parlando di budget...

Anche rispetto a quanto fatto in precedenza dalla BMW, mi pare che l'operazione possa dirsi riuscita: non è una scopiazzatura di The Hire, ma una vera e propria opera di concorrenza anche sul piano della creatività.
Ma, si dirà il lettore, perchè The Talking Mule ci parla della BMW e di The Hire come se già sapessimo di che si tratta? Si tratta di una basso stratagemma: ne parleremo nelle prossime settimane e vi prometto che ce ne saranno da leggere delle belle, stay tuned!


2002 - Lucky Star
Prodotto: Mercedes 500 SL
Regia: Michael Mann

martedì 11 febbraio 2014

Parisienne cigarettes - Joel & Ethan Cohen - Director's Ads


E' da poco uscito A proposito di Davis l'ultimo film dei più cinefili fra gli autori in attività oggi, i fratelli Cohen.
Se si sa quasi tutto della loro cinematografia,ma  è meno noto che i due non disdegnano affatto la realizzazione di commercial, nella confezione dei quali si rivelano non meno raffinati che nel loro lavoro sul grande schermo.

La pubblicità che vi propongo oggi è realizzata in totale autoproduzione (sarebbe a dire che il filmato è stato fatto senza l'ausilio di agenzie pubblicitarie) nel 2003 e costituisce la seconda collaborazione fra i fratelli Cohen e la marca di sigarette Parisienne (che non vende in Italia, quindi questo post non è configurabile come pubblicità).

Il primo commercial, realizzato nel 1999 (quindi ai tempi di Fratello dove sei), era girato come un horror anni 20 con un Nosferatu che dopo avere vampirizzato una avvenente fanciulla...si accendeva una sigaretta. Purtroppo non son riuscito a trovarlo!

Una delle caratteristiche dei Cohen è la capacità di svariare fra i generi cinematografici con grande scioltezza: nello stesso periodo in cui girano la loro screwball comedy Prima ti sposo poi ti rovino, con George Clooney e Catherine Zeta-Jones, realizzano anche questa pubblicità in cui quello che si presume essere un impresario teatrale assiste a un provino di un cantante vestito un po' alla Jerry Lewis, la faccia del produttore è piuttosto indecifrabile e l'epilogo una vera sorpresa.

Ignoro del tutto se la situazione sia una citazione (o un omaggio) di qualche film, prego i più colti fra i lettori di illuminarmi.


2003 - Parisienne People
Prodotto: Parisienne cigarettes
Regia: Joel Cohen

giovedì 5 dicembre 2013

Hollywood Chewing Gum - Tim Burton - Director's Ads


Chi seguisse il blog da un po' di tempo si sarà reso conto che uno dei miei registi favoriti è Tim Burton, di cui apprezzo in particolare due cose: l'estetica fumettistica e l'attenzione verso l'emarginazione sociale.
Queste due cose di certo non mancano a questo commercial girato dal fantasioso autore per una marca  francese di chewing gum, in cui il protagonista è un nano da giardino "risvegliato" dalla freschezza di una gomma da masticare, che decide di andarsene all'avventura in giro per il mondo fino a scovare un laghetto incantato...

Lo spot è girato nel 1998, quindi fra Mars Attacks! e Il mistero di Sleepy Hollow e ben sette anni prima di La fabbrica di cioccolato, in cui verranno magistralmente ripresi i temi dei dolciumi e anche dei nani, se gli Umpa Lumpa non si offendono.

Tuttavia, ci troviamo "solo"tre anni prima de Il favoloso mondo di Amelie e vi confesso che mi piacerebbe molto chiedere a Jean-Pierre Jeunet se per caso l'idea del nano da giardino "viaggiatore" ha un qualche debito con questa pubblicità.

Chissà se avrò mai l'occasione di farlo...nel frattempo mi godo il video!


1998 - Fraicheur de vivre
Prodotto: Hollywood chewing gum
Regia: Tim Burton

giovedì 21 novembre 2013

Chanel N°5- Jean-Pierre Jeunet - Director's Ads


Settimana tutta francese questa: dopo aver visto Il paradiso degli orchi mi è venuto in mente Jean-Pierre Jeunet (di cui attendo con ansia il prossimo The Young and Prodigious Spivet), di conseguenza questo commercial realizzato nel 2009 per il profumo Chanel N° 5.
Realizzato in due versioni, una director's cut e l'altra per la TV, racconta di una storia di passione a metà fra sogno e realtà ambientata sull'Orient Express.
Audrey Tautou seduce a primo naso l'efebico modello Travis Davenport che non osa bussare alla cabina della ragazza (ovviamente la sua cabina sul treno è la n° 5). A lei dispiace averlo perso di vista, una volta arrivati in una Istanbul magistralmente patinata lo insegue, lo intravede su un battello sul Bosforo. Forse tutto è perduto, ma il ragazzo possiede una pituitaria eccezionale e riuscirà a seguire la scia del profumo fino alla affascinante francesina.

Il corto, al solito definirlo una semplice pubblicità sarebbe riduttivo, è realizzato con una cura incredibile: ad esempio l'interno delle cabine è stato costruito ad hoc su disegni realizzati ad hoc. L'intera produzione ha richiesto circa quattro mesi e alcune settimane di lavorazione sul set.
Bellissimo il volto del controllore del treno (a mio avviso la vera firma dell'autore) e il gioco di riflessi della bottiglia di profumo nella cabina della Tautou.

Viene voglia di partire per visitare Istanbul e si rimpiangono i tempi dell'Orient Express, quindi missione più che compiuta per Jeunet!



2009 - Train de nuit
Prodotto: Chanel No. 5
Regia: Jean-Pierre Jeunet


giovedì 10 ottobre 2013

Dior - L.A.dy Dior - Director's Ads


Benchè realizzato al di fuori dalla campagna 2011 per la Lady Dior, a chiosa di questa serie di post mi pare valga la pena segnalare questo ulteriore corto che vede ancora una volta protagonista Marion Cotillard per la regia di John Cameron Mitchell (che già aveva realizzato Lady Grey London).
In questo breve film vediamo una Cotillard nel ruolo di una sè stessa in crisi da stress alle prese con un impresario insensibile sullo sfondo di una coloratissima e spietata Los Angeles: un mondo in cui si vernicia l'erba perchè sia più verde (anche di quella del vicino) e persino una crisi di nervi viene sfruttata come geniale mossa di marketing.

La fotografia, luminosissima, è di Frank DeMarco che nel 2011 ha infilato un filotto con il promo dark ed elegante di Lady Grey London (sempre con Mitchell, come abbiamo visto), il crepuscolare Margin Call di cui ho parlato l'anno scorso, e infine questo scanzonato L.A.dy Dior: un'ottima annata!

Il video è molto divertente, una degna chiusura per questa serie di "Director's Ads" dedicati alla Dior Lady.


2011 - L.A.dy Dior 
Prodotto: Lady Dior
Regia: John Cameron Mitchell
Fotografia: Frank DeMarco

giovedì 3 ottobre 2013

Dior - Lady Rouge - Director's Ads


La carrellata sulla serie di corti/video promozionali dedicati alla Lady Dior, uno dei simboli più caratteristici della Maison francese, con protagonista Marion Cotillard si conclude con questo Lady Rouge.

La clip, che è in realtà la seconda della serie, è diretta da Jonas Akerlund, regista specializzato in video musicali  (ha lavorato con Roxette, Smashing Pumpkins, Madonna, U2, Prodigy, Christina Aguilera, Lady Gaga, Rammstein...e molti altri!), pur essendosi cimentato anche in alcuni - dimenticabili - lungometraggi, e non disdegnando la pubblicità.


Nello stile il video è molto simile a un video musicale vero e proprio, in una New York notturna la Cotillard interpreta due distinte anime di "rouge", legate dalla stessa canzone (dei Franz Ferdinand): The Eyes Of Mars. Il riferimento, piuttosto esplicito, a Eyes of Laura Mars di Irvin Kershner crea una circolarità fra musica e cinema, in cui la canzone dei Franz Ferdinand che fa da colonna sonora al video si riferisce al film, il quale a sua volta conteneva una colonna sonora piena di brani pop.
Semiologia a parte la Cotillard offre un'ottima prova come rockeuse,  sarà tutto merito della straordinaria borsetta?



2011 - Lady Rouge
Prodotto: Lady Dior
Regia: Jonas Akerlund
Theme song: Franz Ferdinand

martedì 24 settembre 2013

Dior - Lady noire affair - Director's ads


Come promesso proseguiamo nella carrellata dei commercials dedicati alla Lady, l'iconica borsa Dior, con protagonista Marion Cotillard.
Il primo capitolo della serie è Lady Noire, un classico intrigo che vede Marion coinvolta in un intrigo a Parigi, armata di una Lady nera dal contenuto misterioso (e griffatissimo), e con tanto di colpo di scena finale.

Il corto è realizzato da Oliver Dahan, regista di video (suoi alcuni famosi clip per i Cranberries, come Salvation e Animal Instinct), ma anche di cinema (I fiumi di porpora 2 con Jean Reno, ma anche l'atteso Grace di Monaco con Nicole Kidman nei panni di Grace Kelly, in uscita a novembre, mi pare)

Il regista si diverte a fare il verso a Hitchcock, con inquadrature che si stringono sugli occhi, e in cui l'insistere su un semplice particolare riesce a infondere una suspense insostenibile, anche grazie alla sapiente uttilizzo della musica.

Marion è, come sempre, bellissima e si esibisce in rischiose acrobazie come scalare la Tour Eiffel e correre con tacco 12 sull'asfalto bagnato, scena per cui spero abbia chiesto ed ottenuto un cospicuo bonus, o almeno una vantaggiosa assicurazione infortuni!

Il capitolo successivo sarà invece dedicato al colore rosso, ma ne riparleremo la settimana prossima!




2011 - Lady Noire Affair
Prodotto: Lady Dior
Regia: Olivier Dahan
Fotografia: Alex Lamarque

martedì 17 settembre 2013

Dior - Lady Grey London - Director's Ads


Lady Grey London è l'ultimo dei clip realizzati fra il 2010 ed il 2011 dalla Maison Dior per promuovere la borsa Lady, uno dei prodotti più iconici del marchio.
Di Lady Blue Shangai abbiamo già parlato qualche giorno fa, dei primi due capitoli "Black" e "Rouge" ci occuperemo prossimamente.
Lady Grey London, opera del regista ed attore texano John Cameron Mitchell non è solo un commercial molto riuscito, è anche un corto in tre atti di valore artistico assoluto, nel quale le carte dei generi cinematografici vengono mischiate in continuazione.

Il corto si giova dell'ottima prova di Ian McKellen, Russell Tovey (attore televisivo inglese) e di una Marion Cotillard che mai come qui incarna lo spirito della donna Dior: seduttrice e irraggiungibile sì, ma anche sensibile, compassionevole e capace di spingere gli uomini oltre i propri lmiti (cosa si potrebbe chiedere di più a una donna?)

La scena nel camerino, oltre al pregio di rivelare al mondo come si usano le giarrettiere maschili, è sinceramente commovente, ma non vi voglio rovinare il gusto della visione, ribadisco solo che il film è un finale in crescendo per la serie Lady Dior. Non vi tedio oltre, godetevi lo spettacolo!




2011 - Lady Grey London
Prodotto: Lady Dior
Regia: John Cameron Mitchell
Art Director: Robert Lussier
Musica: David Essex

martedì 3 settembre 2013

Dior - Lady Blue Shangai - Director's Ads


Che il solo grande schermo non sia sufficiente a contenere l'arte di David Lynch non fa notizia: regista di lungometraggi, cortometraggi, video musicali oltre che musicista e cantante, oggi ve lo propongo come una sorta di "one man band" (suoi regia, montaggio e musiche) creatore di un lungo commercial girato in digitale e dedicato alla Lady Dior, uno dei prodotti più iconici della Maison francese. Protagonista: nientemeno che mademoiselle Marion Cotillard.
Secondo le migliori tradizioni di Lynch la trama tratteggia una storia a cavallo tra due mondi, tra due epoche legate solo dai ricordi di Marion, da una Lady Dior blu e da una rosa.
Realtà, immaginazione, psicanalisi, sogno, reincarnazione: chi può dire esattamente quali componenti entrino a far parte di ciò che vediamo sullo schermo: l'unica certezza è una storia d'amore che oltrepassa i confini del tempo e della mente.
L'ambientazione in un albergo di Shangai rende omaggio in qualche modo al tipo di atmosfera descritto da Sofia Coppola in Lost in Translation, l'amore fra un cinese ed una occidentale invece mi ha ricordato L'amante di Annaud. Nello stesso periodo in cui è stato girato il commercial, la Cotillard era impegnata con le riprese di Inception: chissà se qualcuno le ha mai chiesto se le due performance si sono influenzate fra loro?



2010 - Lady Blue Shangai
Prodotto: Lady Dior
Regia, Montaggio, Musica: David Lynch
Fotografia: Justyn Field

giovedì 2 maggio 2013

7 for all mankind - A beautiful odissey - Director's Ads



Come vi avevo già spiegato qui, la marca di (non solo) jeans 7 for all mankind collabora da tempo con James Franco, in particolare per la comunicazione web.
Quest'anno la campagna è stata particolarmente raffinata: Franco ha realizzato un film in tre episodi basato nientemeno che sulla poesia di William Blake. Il titolo è A beautiful odissey ed è un vero e proprio corto di circa tre minuti e mezzo in cui due giovani sposi devono affrontare paure e insidie per coronare il proprio amore.

La particolarità dell'operzione risiede nel fatto che l'evolversi della trama è stato deciso in modalità social attraverso la pagina Facebook di 7FAM europe. ad ogni capitolo ha fatto seguito la possibilità per i likers di scegliere alcuni elementi della sceneggiatura:

Chapter 1
quale difficoltà incontreranno gli sposini?:
  1. her dark secret love
  2. wedding day fears
  3. his poisonous jealousy
Chapter 2
la sposa chi ama veramente?
  1. the groom 
  2. the old flame
Chapter 3
come finisce la storia ?
  1. the fall of the paradise
  2. love lives on 
Voi avreste fatto le stesse scelte o avreste preferito vedere uno sviluppo della trama diverso?

In ogni caso il 25 di aprile scorso questa piccola saga ha trovato la sua conclusione con la pubblicazione su Youtube:

sia della versione scelta dal pubblico...

...che del montaggio d'autore del regista stesso:


In entrambi i casi lo stile è quello - riconoscibilissimo - del Franco regista, zeppo di sovraesposizioni, sgranature, lens flare, glamour e modelle bellissime.

Fra le due versioni io preferisco il Director's cut, e voi?


2013 - Un'odissea meravigliosa (A beautiful odissey)
Prodotto: 7 For All Mankind S/S 2013
Regia: James Franco
The Bride: Elise Crombez
The Groom: Peter Vack
The old flame: Sean Avery

venerdì 15 febbraio 2013

7 For All Mankind by James Franco - Director's Ads


Non c' due senza tre! Il marchio di jeans 7 For All Mankind rinnova la collaborazione con James Franco, il famoso attore, scrittore e regista californiano.
Nel 2012 Franco aveva già collaborato con il marchio 7FAM realizzando ben 14 corti promozionali destinati al web. Per la stagione spring/summer 2012 era stata girata la serie denominata Episodes of an untitled film, con la partecipazione della top model Lily Donaldson e di numerosi giovani attori ed attrici, fra cui anche Henry Hopper, figlio del mai abbastanza compianto Dennis Hopper. Nell'autunno 2012 l'operazione era stata ripetuta, questa volta il tema era Hollywood Resurrection dove una setta di vampiri glam tentava di riportare in vita nientemeno che Rodolfo Valentino. Anche in questo caso il cast era composto da attrici e modelle fra cui, oltre alla solita Donaldson, spiccava una Lou Doillon che faceva il verso alla madre (Jane Birkin).


Non si tratta di veri e propri commercials nel senso classico, sono più dei corti realizzati con grande libertà artistica, come lo stesso Franco ha dichiarato: "La collaborazione con 7 For All Mankind è stata straordinaria. Ho potuto lavorare come si lavora al cinema, ma in questo caso con un'estrema libertà e autonomia creativa. Siamo stati liberati dalle convenzioni del sistema cinematografico e abbiamo creato qualcosa che è classico e nuovo al tempo stesso".
L'atmosfera generale è molto glamour con un tocco gotico, il tutto illuminato però da qualche ironico "dietro le quinte" qua e là.

Per la primavera/estate del 2013, come dicevo, la collaborazione si rinnova sotto al titolo di A Beautiful Odissey. Questa volta l'ispirazione viene nientemeno che dall'opera del poeta e pittore William Blake e si racconta di un matrimonio su una spiaggia californiana.
Per aggiungere un po' di suspence all'operazione, dopo gli episodi iniziali trama e finale verranno decisi dal pubblico, scegliendo fra tre diverse opzioni proposte dall'autore.
Se quindi volete a buon diritto poter dire agli amici che state girando un film insieme a James Franco, non dovrete fare altro che iscrivervi alla pagina facebook di 7FAM e attendere l'uscita del primo episodio, il 7 marzo prossimo.
Qui sotto trovate il primo teaser, per i prossimi sviluppi continuate a seguire il blog!






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mercoledì 6 febbraio 2013

Director's Ads - H&M Beckham bodywear / Guy Ritchie


Fresco di giornata! Esce oggi su youtube lo spot della collezione estiva di underwear H&M firmata da David Beckham.
Come le signore e signorine lettrici sicuramente ricorderanno, il calciatore inglese è già passato alla storia della moda intimo come modello per la linea di Giorgio Armani; la catena svedese gli ha però offerto di fare un salto di livello firmando una collezione tutta sua.
Dopo aver firmato una "Christmas collection", il bel David ci riprova con la linea estiva.

Guy Ritchie, regista britannico autore di alcuni film stupendi e dei recenti Sherlock Holmes con Robert Downey Jr. e Jude Law, ha come regola professionale quella di girare un solo commercial all'anno, nel quale evidentemente trova un qualche stimolo artistico.

L'unione di questi due uomini spiritosi ed ironici che hanno il pregio di non prendersi troppo sul serio, ha dato vita ad uno spot di ben 90 secondi nel quale Beckham rincorre in mutande (ovvio) l'auto con a bordo i suoi figli, nella quale è rimasta impigliata la sua vestaglia. Durante la rincorsa si succedono diverse divertenti scenette.

Lo stile è quello tipico di Ritchie, roboante ed autoironico. La location è Beverly Hills, perché in fondo sempre di miliardari stiamo parlando.

Secondo quanto dichiarato da Beckham stesso i figli non erano affatto entusiasti all'idea che il padre si facesse vedere da tutto il mondo in mutande e canottiera. Che dire...va bene che così guadagnerà tanti soldi e che a trentasette anni esibisce un fisico più che asciutto, ma li posso pure capire!



Spot: David Beckham Bodywear for H&M collection
Anno: 2013
Prodotto: H&M Underwear
Regia: Guy Ritchie

martedì 15 gennaio 2013

Director's ads - Gucci guilty / Frank Miller



La maison Gucci nel 2010 ha ingaggiato per il proprio progetto di advertisement nientemeno che il creatore di fumetti Frank Miller, autore di moltissimi albi di Batman (fra cui la graphic novel che ha ispirato tutto il recente lavoro di Nolan) e della saga di Sin City, di cui è stato anche acclamato co-regista della versione cinematografica (il film era proprio bello, ve lo consiglio, mentre purtroppo il suo secondo film The Spirit è una gran...delusione).

Il prodotto è il profumo Guccy Guilty, che ha una versione pour femme ed una pour homme; quale migliore occasione dunque per realizzare due spot con gli stessi personaggi, una bionda mozzafiato interpretata da Evan Rachel Wood ed un rude motociclista interpretato da "Captain America" Chris Evans?


Nella versione for her, incentrata sui toni oro, Evan Rachel Wood guida una rombante spider fino ad un bar nel quale sente - letteralmente - a naso l'arrivo di Chris Evans, al quale ruba un ciondolo dopo una notte di passione.
Nella versione for him la storia è la stessa, ma i tono sono argento ed il punto di vista è quello dell'uomo che guida una moto infuocata, ed al mattino successivo avrà preso per ricordo il bracciale della donna.

La colonna sonora, molto azzeccata,  è in entrambi i casi Strangelove dei Depeche Mode, ma nella versione for her è interpretata con voce maschile dai Friendly Fires, mentre nella versione for him è cantata da Bat for lashes (cioè Natasha Kan).

Le atmosfere del le clip sono esplicitamente ispirate all'immaginario di Sin city (a proposito entro l'anno dovrebbe arrivare Sin City 2, con la regia di Robert Rodriguez), con le atmosfere futuriste e la immancabile dark lady.
Evan Rachel Wood è come sempre sexyssima, mentre Chris Evans trovo abbia una faccia troppo poco "vissuta" per essere uno che guida una moto che fa fuoco e fiamme al suo passaggio. Ma in fondo la storia è sempre quella del ragazzo di campagna che si dà delle arie da duro mentre cade nella diabolica ragnatela di una bionda con la faccia d'angelo ed il cuore di pietra!

Insomma nei due minuti (complessivi) degli spot c'è dentro un sacco di roba, quindi mi taccio e vi lascio alla visione di queste magistrali clip. Per la fan di Chris Evans qui trovate un'intervista dietro le quinte dello spot. Buon divertimento!





Spot: Gucci Guilty
Anno: 2010
Prodotto: Gucci Guilty
Regia: Frank Miller
Musica: Friendly Fires - Bat for lashes




venerdì 14 dicembre 2012

Director's ads - Banca di Roma / Fellini 3


Concludo l'excursus sulle pubblicità felliniane con i tre spot girati nel 1992 per la Banca di Roma.
Si tratta di tre spot che ripropongono gli stessi protagonisti: Paolo Villaggio nel ruolo di un dirigente d'azienda alle prese con sogni ed ossessioni e Fernando Rey in quello del suo psicanalista.
Come visto in precedenza, Fellini gira i commercials come se fossero dei veri e propri corti, affidandosi ad una crew di valore tecnico-artistico assoluto.


Il sogno della galleria è il primo spot, in cui Villaggio sogna di essere al volante di un'automobile che percorre una galleria, che ad un tratto inizia a crollargli addosso.



Ne Il sogno del leone in cantina Villaggio sogna la bionda e giunonica vicina di casa di quando era bambino (Ellen Rossi Stuart, madre di Kim, anche se in base alle mie ricerche per l'anagrafe dovrebbe chiamarsi Klara Müller), ad un certo punto compare un leone piangente. Vabbè...forse non c'è bisogno di Freud per l'interpretazione!



L'ultimo spot è Il sogno del dejeuner sur l'herbe in cui Villaggio si trova ad un picnic insieme a una giovanissima (alle'epoca ventunenne) e splendida Anna Falchi, per scoprire di essere incastrato sulle rotaie di un treno a vapore lanciato a tutta velocità!


In tutti e tre i casi lo psicanalista conclude lo spot affermando di essere in grado di risolvere problemi psicologici, mentre per tutto il resto ci può pensare....la Banca di Roma (non faccio pubblicità perchè l'ente non esiste più)!

Intervistato sul rapporto fra arte e commercio, Fellini rispose così:
"Io non offro messaggi, sono solo un creatore di immagini, e quindi posso fare il madonnaro come le foto tessere, ma non mi sento un "venditore" ne' palese ne' occulto. Pero' organizzo il lavoro con lo stesso impegno di un vero film, con i miei consueti tecnici, con un operatore come Giuseppe Rotunno. Sono felice di questa committenza: per la prima volta mi sento come Michelangelo, l' artista rinascimentale che aveva alle spalle Papi e Granduchi, col vantaggio che i banchieri lasciano liberta' creativa, non vengono neppure a vedere come vanno i lavori alla Cappella Sistina. Spero che a questo incontro ne seguano altri, magari per raccontare la Venezia sotterranea o Napoli: citta' che appartengono a un' altra dimensione"


Nella ricerca dei filmati da includere nel post mi sono imbattuto in questo interessante backstage, in cui appare il mecenate committente, un "giovane" Cesare Geronzi, all'epoca già più vicino ai 60 che ai 50, oltre al vedersi il lavoro delle maestranze di cinecittà e - ovviamente - anche il Maestro mentre dirige Anna Falchi.


I tre spot sono molto belli, ed hanno indiscutibilmente una coerenza con l'opera di Fellini ed un valore artistico che va molto al di là della funzione per cui sono stati creati.



Spot: Il sogno della galleria, Il sogno del leone in cantina, Il sogno del dejeuner sur l'herbe
Anno 1992
Prodotto: Banca di Roma
Regia: Federico Fellini
Fotografia: Giuseppe Rotunno
Scenografia: Antonello Geleng
Musica: Nicola Piovani
Montaggio: Nino Baragli



venerdì 7 dicembre 2012

Director's Ads - Campari / Fellini 2



Faccio ammenda per l'errore di cronologia, in realtà il debutto nel mondo della pubblicità di Federico Fellini avvenne nel 1984 (un anno prima rispetto allo spot per la Barilla) con uno spot per la Campari per realizzare il quale  il maestro si avvalse di una crew di valore mondiale: Dante Ferretti (scenografia), Ennio Guarnieri (fotografia), Bernardino Zapponi (sceneggiatura), Nicola Piovani (musica).

Fellini propose alla Campari ben sette diversi script (sarebbe interessantissimo sapere come erano quelli scartati!), fra cui venne scelto quello di Che bel paesaggio in cui ci troviamo nello scompartimento di un treno in cui ci sono solo due viaggiatori: una ragazza bionda (Silvia Dionisio, vista in Amici miei) ed un tipo barbuto (Victor Poletti, già con Fellini in E la nave va) dal sorriso inquietante che assomiglia un po' al gatto del Cheshire di Alice nel paese delle meraviglie.
La ragazza si annoia e, usando la finestra come se fosse lo schermo di una TV, con un telecomando fa una sorta di zapping fra diversi paesaggi. Dopo averne visti diversi si stufa, allora il suo compagno di viaggio prende il telecomando e mette sul paesaggio di Piazza dei Miracoli a Pisa, dove fra i monumenti campeggia una enorme bottiglia di Campari. In quel momento arriva una hostess che offre da bere ai viaggiatori.

L'atmosfera onirica e grottesca è di matrice marcatamente felliniana, fra le varie curiosità segnalo la minuziosa realizzazione delle enormi maquette dei paesaggi: 7 metri di altezza 14 di larghezza, più o meno tre volte la grandezza abituale per questo tipo di manufatto.

Lo spot, anche per il debutto in pubblicità di Fellini, ebbe grandissima risonanza, la notizia venne persino riportata sul Financial Times ed il MoMA di New York ne chiese i negativi per il proprio archivio!



Spot: Che bel paesaggio
Regia: Federico Fellini
Prodotto: Campari
Anno: 1984



lunedì 26 novembre 2012

Director's Ads - Barilla / Fellini 1

Pietro Barilla e Federico Fellini

E' da un po' di tempo che prometto novità sul blog, ed è giunto il momento di iniziare a svelarne qualcuna.

Director's ads è una nuova rubrica che entra a far parte stabilmente del blog ed è dedicata agli spot, o ai corti,  realizzati da registi famosi 
 Molti autori cinematografici hanno mosso i primi passi proprio realizzando spot pubblicitari, altri ci sono arrivati dopo essersi affermati. 
La linea di demarcazione fra cinema e pubblicità non è sempre così netta; ad esempio nella serie di post Waiting for Skyfall abbiamo visto quale peso ha il product placement all'interno delle pellicole di 007, ma un conto è realizzare un film che ha dei contenuti promozionali più o meno occulti ed un altro è confrontarsi con una forma espressiva espressamente finalizzata alla pubblicizzazione di un prodotto.
Spero che troverete interessante anche voi esplorare anche questo aspetto della creatività che deve confrontarsi con moltissimi vincoli.
Purtroppo ci sono pochissime risorse in rete per scoprire i dettagli di realizzazione degli spot, quindi ogni suggerimento o segnalazione verrà salutato dal sottoscritto con nitriti di gioia.

Soupe Colbert...gelée de bouillon..bouillon royal...

Parto in quarta con uno spot molto divertente e che ha fatto epoca negli anni 80, firmato nientemeno che DAL maestro: Federico Fellini. In un ristorante di alta classe il maitre arringa una giovane coppia di innamorati elencando una serie di raffinatissimi piatti per restare sopraffatto dalla risposta dell'elegante avventrice: "Rigatoni!", a cui non può che replicare con un "Barilla!"che riecheggia nelle case degli italiani!
Fellini, notoriamente sospettoso verso il mezzo TV, non solo si lasciò convincere a girare lo spot, ma ci prese gusto realizzandone alcuni altri in seguito.
Per realizzare questo spot della Barilla, Fellini si avvalse della collaborazione di Danilo Donati per la scenografia ed i costumi, di Ennio Guarnieri per la fotografia e di Nino Rota per la musica. Tutti insieme fanno ben otto premi Oscar! 
Mi scuso per la qualità del filmato, purtroppo su Youtube non se ne trovano di qualità decente. Temo succederà spesso con i filmati più vecchi.


Spot: Alta Società
Regia: Federico Fellini
Prodotto: pasta Barilla
Anno: 1985