Yes, I'll admit that I'm a fool for you
Because you're mine, I walk the line
Walk the line è la biografia (parziale, arriva fin verso gli anni 70) del cantante country che ha raggiunto la più vasta fama a livello mondiale: Johnny Cash.
La sceneggiatura si basa sulle autobiografie dello stesso Cash, Man in black e Cash: an autobiography, concentrando la propria analisi sui primi, intensi, anni di carriera dell'artista.
Il titolo del film trae spunto da una delle canzoni più famose di Cash, nella quale promette alla sua amata di "rigare dritto", promessa che tutto sommato riuscì più o meno a mantenere, dando vita ad uno dei matrimoni più solidi di sempre nello showbiz americano. Nel film non si vede, però Johnny e June rimasero sposati per trentacinque anni fino alla morte di lei, nel 2003. Johnny morì quattro mesi più tardi.
La pellicola è stata un piccolo "caso" cinematografico che ha messo d'accordo pubblico e critica: a fronte di un budget relativamente contenuto (per gli standard hollywoodiani) di una trentina di milioni di dollari, ne ha incassati circa il quintuplo ed ha raccolto una quantità impressionante di nominations a diversi premi, vincendone almeno una quindicina.
Phoenix-Cash e Witherspoon-Carter |
La regia è di James Mangold (Ragazze interrotte, Quel treno per Yuma, il prossimo The Wolwerine), che dirige il film con piglio deciso e asciutto mostrandoci un Cash dalla psicologia complessa, diviso fra la tensione autodistruttiva e quella verso l'amore salvifico per June Carter (artista a sua volta, proveniente da una famiglia di musicisti).
La colonna sonora è superlativa e gli attori protagonisti cantano - benissimo - in quasi tutti i pezzi; le musiche originali sono composte da T-Bone Burnett, musicista e produttore per moltissimi artisti, fra cui Bob Dylan, Robert Plant, K.D. Lang ed Elton John.
Joaquin Phoenix canta in modo sorprendentemente simile al Johnny Cash originale, di cui rende un ritratto non troppo agiografico: geniale ma pieno di difetti, dipendenze e psicosi e innamorato pazzo di una June Carter in principio dubbiosa ed infine sopraffatta dalla devozione di Johnny; June è interpretata con maestria da Reese Whiterspoon, mai vista così tanto in forma (il ruolo le varrà un "grande slam": Oscar, Golden Globe e BAFTA).
Ginnifer Goodwin interpreta la prima moglie di Cash, Vivian: un ruolo di donna prima illusa e poi delusa che sembra il casting di quello di Gigi in La verità è che non gli piaci abbastanza, che quattro anni dopo le varrà fama mondiale, almeno presso il solidale pubblico femminile
Johnny e June - quelli veri |
Il film è romantico ma non melenso. Sappiate che se la vostra fidanzata vi chiede di vedere insieme a lei per la quarantesettesima volta Love Story, potete usare Walk the line come controproposta in cui ognuno può trovare ciò che cerca. Cash, pur avendo un indiscutibile talento e passione per la musica, solo nell'amore riesce a trovare un senso nella vita, rendendo possibile la riconciliazione in primis con se stesso ed in secondo luogo con la sua famiglia, in particolare con il durissimo padre.
Questo post non è pubblicato oggi per caso: è dedicato alla mia personalissima June, che si chiama Daniela e nel suo campo è in gamba almeno quanto June Carter lo era a scrivere e cantare. Rispetto alla storia del film ho dovuto penare assai meno perchè acconsentisse al matrimonio (che si celebrerà fra qualche settimana); dal canto mio l'ho aiutata nella decisione conducendo una vita assai meno burrascosa di quella di Johnny Cash.
L'anima però, quella brucia allo stesso identico modo.
2005 - Walk the line (Quando l'amore brucia l'anima)
Regia: James Mangold
Fotografia: Phedon Papamichael
Costumi: Arianne Phillips
Soggetto: Johnny Cash
Musiche originali: T-Bone Burnett
ho iniziato a leggere il post come al solito (affezionatissima lettrice e correttrice di bozze!) cercando l'intestazione 'this gun for hire' e non l'ho trovata...ho continuato a leggere la recensione (centrata come al solito su una sintesi di immagini condite deliziosamente da impressioni personali)pensando che The Mule questa volta avesse fatto opera di recupero nostalgico di uno dei cantanti in assoluto più evocativi...
RispondiEliminae poi...(esagero volutamente con i puntini perchè mi danno quella scusa adolescenziale per dare nota della grande emozione che mi fa tremare lo stomaco adesso) che sorpresa emozionante trovare una dichiarazione d'amore come questa...it burns like a ring of fire!
...quando si dice il regalo più gradito...non mi aspettavo una dedica così bella: decisamente sono innamorata del mio Johhny!
I left with nothing, but the thought you'd be there too... nothing but the thought of you
I'm not wandering anymore!
Meno male che alla fine l'hai letto! E che la nostra unione non sia mai un Folsom Prison Blues! ;-)
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