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mercoledì 29 ottobre 2014

Placebo - Special K - Ceci n'est pas un film


Quale miglior occasione per festeggiare il terzo compleanno di The Talking Mule che parlarvi di una di quelle occasioni che fondono al meglio cinema, musica e letteratura?
Si tratta di un video dei Placebo che costituisce un vero e proprio omaggio ad un classico della fantascienza degli anni 60: Viaggio allucinante.
Il film ha una trama abbastanza originale: negli anni della guerra fredda alcuni sicenziati hanno sviluppato una tecnica per la miniaturizzazione applicabile a qualsiasi cosa. Uno scienziato transfuga depositario di importanti segreti scientifici subisce un attentato che lo lascia in fin di vita per un embolo cerebrale. Viene quindi deciso di iniettargli un sommergibile miniaturizzato con a bordo un equipaggio umano che ha l'obiettivo di distruggere l'embolo prima che provochi irreparabili danni cerebrali. Invece che nello spazio la navicella naviga quindi all'interno del corpo umano tentando di sopravvivere al sistema immunitario. Al termine del film l'unico sopravvissuto viene recuperato all'interno di un dotto lacrimale.

La produzione del film incaricò nientemeno che Isaac Asimov di scrivere il romanzo tratto dalla sceneggiatura. Asimov accettò il lavoro anche se lo trovava scientificamente incoerente. Il cruccio evidentemente gli rimase perchè venti anni più tardi scrisse una "sua" versione, Destinazione cervello, rivedendone l'ambientazione (in URSS) e gli aspetti medico-scientifici.


Il testo della canzone si riferisce invece ad una droga, la ketamina, che induce uno stato di ipnosi e allucinazioni. Il video dei placebo è una sintesi abbastanza rispettosa della pellicola originale con un enigmatico Brian Molko nel ruolo del protagonista.

Se la pellicola originale era diretta da un personaggio come Richard Fleischer (Tora!Tora!Tora! - che, in tema di contaminazioni, ha ispirato anche un pezzo dei Depeche Mode - Il favoloso Dr. Doolittle, Lo strangolatore di Boston, Conan il distruttore, Yado) alla regia del video è chiamato Howard Greenhalgh, uno specialista dei video musicali senza esperienza sul grande schermo, che se la cava egregiamente.
Buona visione a voi e buon compleanno al blog!


2000 - Special K
Artista: Placebo
Regia: Howard Greenhalgh

domenica 4 maggio 2014

The Killers - All these things I've done - Ceci n'est pas un film


Più volte ho parlato di video dei The Killers, un gruppo che ma affidarsi a  registi prestigiosi per realizzare i propri video.
Quello che vi propongo oggi è il video tratto da uno dei singoli di Hot Fuss, loro album del 2004. All these things I've done ha in realtà avuto due video; il primo - realizzato per il mercato britannico - vede la band camminare in una strada raccogliendo dietro di sè una folla via via più grande, quasi una versione "buonista" della camminata di Bittersweet symphony. Il secondo è invece opera di Anton Corbjin, regista e fotografo olandese che ha dato un grandissimo contributo alla carriera dei Depeche Mode dirigendo alcuni dei loro video più iconici.
Corbjin non è regista solo di video, ma anche di cinema: suoi il bellissimo Control sulla vita di Ian Curtis dei Joy Division, imperdibile per tutti quelli della mia generazione;  The American con George Clooney, e soprattutto, A most wanted man, ultimo film in cui comparirà il compianto Philip Seymour Hoffman, tratto da un romanzo di Le Carré.

Tornando a noi, il video dei Killers è girato in bianco e  nero (quasi un marchio di fabbrica per Corbjin) e vede la band nei panni di assurdi cowboys alle prese con una gang di violente pinups armate di boomerang, un omaggio ai personaggi del regista "off"  Russ Meyer di Faster pussycat kill kill!!! (oltre che di Who Killed Bambi?, il mai terminato film con i Sex Pistols, in un ulteriore caso di riferimento circolare fra rock e cinema).

E ora, come sempre, bando alle ciance e godiamoci il video!




2005 - All these thing I've done
Artista: The Killers
Regia: Anton Corbjin
Album: Hot Fuss (2004)

giovedì 27 febbraio 2014

Billy Idol - Cradle of love - David Fincher


Siete fan sfegatati di Se7en e Fight Club? Vi siete spaventati di fronte alle gesta del serial killer Zodiac? Oppure vi siete commossi guardando Il curioso caso di Benjamin Button, un po' inquietati quando è uscito The Social Network, o parteggiato per Lisbeth Salander in Millenium?
In tutti questi casi siete dei fan di David Fincher, uno dei registi più interessanti di Hollywood, capace di unire all'attenzione per il mercato capacità tecniche ed espressive fuori del comune.
Fincher è uno che ha fatto tanta gavetta, ha iniziato poco più che ventenne a dirigere commercials (cosa piuttosto frequente fra i grandi registi, come sanno bene i lettori di questo blog), e mentre cinematograficamente si faceva le ossa come direttore degli effetti visivi di Il ritorno dello Jedi, La storia infinita e Indiana Jones e il tempio maledetto diventò famoso come regista di video musicali. Fra le sue collaborazioni si ritrovano grandi nomi come Mark Knopfler, Steve Winwood, Roy Orbison, Madonna e molti altri che sarebbe lungo citare tutti qui.

Un suo video particolarmente cinematografico è quello di Cradle of love di Billy Idol; intanto perchè la canzone fa parte della colonna sonora di un film (Le avventure di Ford Fairlane, passato praticamente inosservato in Italia) e poi perchè nel video si ammicca diversi stereotipi del cinema anni 80, dalla danza dietro le veneziane che ha reso celebre Kim Basinger in 9 settimane e 1/2 alla contrapposizione fra un mite geek e una disinibita fanciulla (Fuori orario e Qualcosa di travolgente, oltre ovviamente a Cercasi Susan disperatamente).
Nel video una attraente lolita (Betsy Lynn George, nonostante la carica sexy non ha avuto una carriera rilevante) irrompe nella casa di un geek (si capisce che è un geek perchè ha un Mac) dove si scatena ballando sulle note di Billy Idol, che si limita a comparire all'interno delle numerose opere d'arte appese alle pareti. Billy Idol viene ripreso soltanto dalla vita in su perchè aveva appena avuto l'incidente di moto che lo ha lasciato zoppo (nel successivo video di LA Woman, sempre di Fincher, sfoggia un elegante bastone da passeggio).

Un'ultima curiosità, il video riportato qua sotto è la seconda versione: nel primo taglio infatti al posto del tizio che suona la chitarra c'erano alcune tratte da Le avventure di Ford Fairlane. L'attore protagonista Andrew Dice Clay (ultimamente lo abbiamo visto in Blue Jasmine di Woody Allen dove interpreta il primo marito di Sally Hawkins) era stato bandito "for lifetime" da MTV a causa di alcune battute molto  politicamente scorrette sui gay. Per la cronaca il bando è stato revocato nel 2011... ed ora godiamoci il video!


1990 - Cradle of love
Artista: Billy Idol
Regia: David Fincher
Album: Charmed Life (1990)

giovedì 23 gennaio 2014

Madonna - Beautiful stranger - Brett Ratner


Di Brett Ratner si è già parlato in qualche occasione su questo blog: la prima volta come autore del divertente e un po' "strano" e corale Tower Heist, in seguito come produttore dell'illuminante Come ammazzare il capo e vivere felici, infine a proposito dei Razzie 2014 perchè è uno dei tanti autori di Comic Movie.
A Ratner non potrò mai perdonare di avere diretto X-Men conflitto finale, una vera delusione dopo i primi due magistrali capitoli diretti da Bryan Singer, me gli vanno riconosciute capacità tecniche e fiuto per le buone occasioni, doti sicuramente affinate durante la sua lunga carriera di video maker; oltre ad essere il regista di fiducia di Mariah Carey ha infatti lavorato per P. Diddy, Wu Tang Clan, Jessica Simpson, oltre ad aver contribuito all'avvio delle carriere di Vanessa Hudgens e Miley Cyrus (quando ancora non twerkava compulsivamente).

Uno dei video più belli e premiati (un Grammy e un MTV) girati da Ratner è proprio legato ad un film, l'orrendo Austin Powers La spia che ci provava diretto ad onor del vero da Jay Roach: nel video Mike Myers fa da spalla ad una scatenata ed inusualmente autoironica Madonna che canta un pezzo tratto dalla colonna sonora del film (in seguito inserito nel suo secondo Greatest Hits).
A mio modesto avviso Madonna era qui nel periodo di forma artistica migliore, quello che va da Ray of Light fino a Confessions on a  Dance Floor. Il pezzo è Beautiful Stranger, non perdetevi la sequenza "psichedelica" in cui lei e Austin ballano su uno sfondo caleidoscopico e coloratissimo, in puro stile anni 60. 

Per gli appassionati dei film genere, a firma di Ratner, uscirà prossimamente Hercules The Thracian Wars, basato sulla graphic novel di Steve Moore con protagonista un muscolosissimo Dwayne Johnson. Io però aspetto con ansia Horrible Bosses 2



1999 - Beautiful stranger
Artista: Madonna
Regia: Brett Ratner
Album: GHV2 (2001)

venerdì 15 novembre 2013

Massive Attack - Unfinished Sympathy - Baillie Walsh


Baillie Walsh è un regista interessante: finora ha girato un solo lungometraggio, Flashbacks of a Fool, con Daniel Craig e Claire Forlani, ma è uscito un paio di settimane fa in DVD (dopo un brevissimo passaggio estivo nelle sale) un documentario a sua firma su Bruce Springsteen, composto da video e foto dei fan di The Boss che spiegano cosa egli rappresenta per loro.
Oltre ad aver lavorato per alcuni commercials per Hugo Boss, Cartier, Yves Saint Laurent e Sony Walsh è un apprezzato regista di video musicali (Kylie Minogue, Oasis, Spiritualised, New Order).

Il video che vi propongo oggi è stato girato nel 1991 per i Massive Attack (uno dei miei gruppi preferiti in assoluto). La canzone è Unfinished Sympathy, il secondo singolo estratto dal loro primo album Blue Lines, che è importante perchè segna la nascita del genere trip-hop.
Nel video, girato lungo il West Pico Boulevard a Los Angeles, vediamo la vocalist e coautrice della canzone Shara Nelson (la h sta proprio lì, non è un refuso) camminare lungo la strada attraversando tutto il quartiere circondata da personaggi un po' di ogni tipo fra cui i Massive Attack.
Tecnicamente il video si distingue per essere costituito da un'unica ripresa quasi senza tagli, un virtuosismo molto innovativo in quegli anni. Oltre ad avere una voce stupenda la Nelson sfoggia un'acconciatura spettacolare che testimonia la vicinanza temporale con gli anni 80, osservatela con attenzione perchè non è banale!
Unfinished sympathy è stato fonte di ispirazione per diversi artisti: quei copioni dei The Verve dopo aver copiato il riff di archi ai Rolling Stones riprendono pari pari anche il format del video dei Massive Attack, con un tono di violenza in più, per il celeberrimo (e cinematograficamente bellissimo) clip di Bittersweet symphony. La canzone senza video è invece stata ripresa nientemeno che da Tina Turner nel 1996 (con un risultato vagamente da title song bondiana) e più di recente dagli Hooverphonic in una delicatissima versione nel loro ultimo album Hooverphonic With Orchestra Live.


1991 - Unfinished Sympathy
Artista: Massive Attack
Regia: Baillie Walsh
Album: Blue Lines (1991)

giovedì 24 ottobre 2013

Cranberries - Animal instinct - Olivier Dahan


Recentemente ho avuto modo di commentare due lavori di tipo molto diverso del regista francese Olivier Dahan (qui e qui). Come molti colleghi, Dahan ha iniziato come regista di clip musicali, attività che lo impegna ancora anche se meno intensamente di una volta.
Fra i primi clip girati da Dahan si segnalano alcuni lavori per Zucchero (ad esempio Così celeste) ed una serie di video per i Cranberries tratti dall'album Bury the hatchet: Salvation (in stile horror), Promises (un curioso western-horror) e Animal instinct (un runaway movie in miniatura).

Oggi vi propongo proprio il video di Animal instinct, girato a Toronto è un vero e proprio corto molto efficace per illustrare il tema del testo, che parla di amore materno. Una madre a cui vengono sottratti i figli dai servizi sociali, decide di rapirli e fuggire attraverso molti degli Stati Uniti d'America nel tentativo di mantenere unita la famiglia, fra gli immancabili diner e motel sul ciglio della statale.


1999 - Animal instinct
Artista: Cranberries
Regia: Olivier Dahan
Album: Bury the hatchet (1999)

giovedì 5 settembre 2013

Leonard Cohen - In my secret life - Ceci n'est pas un film


Leonard Cohen è di certo uno degli artisti che più hanno affascinato ed influenzato schiere di ammiratori, e anche se è giunto ormai alla vecchiaia la sua produzione più recente mantiene un altissimo livello (di quanti "over 60" si può dire lo stesso?).
Il video che vi propongo oggi è quello di In my secret life, tratto da un album del 2001: Ten new songs. Il testo è all'altezza del miglior Cohen: solitudine, depressione e un filo di humour, anche se a detta di alcuni conterrebbe un secondo livello di lettura legato alla kabbalah.


Il video è opera di un'artista di grande talento: Floria Sgismondi. Personaggio molto interessante, nata in Italia ma emigrata ancora bambina in Canada; specializzata in videoarte e molto apprezzata come videomaker dagli artisti più vari: David Bowie, Tricky, P!nk, Christina Aguilera, Katy Perry, Fiona Apple e moltissimi altri. A quanto pare se non ti sei fatto fare un video dalla Sigismondi, probabilmente significa che nell'empireo del pop non sei nessuno.

Scherzi a parte, il video è abbastanza tipico dell'universo creativo della Sigismondi; vi si descrive un mondo popolato da strani esseri dalla testa enorme, impegnati in una assurda routine. Molto di impatto la location, cioè l'edificio Habitat 67 di Montréal, che conferisce al video una atmosfera da espressionismo tedesco anni 20 molto azzeccata.
Da notare il fatto che nel video Cohen si sposta su una Citroën DS, auto che mi è particolarmente cara, come i lettori più affezionati ormai sanno bene.
Della Sigismondi riparleremo presto, visto che oltre a decine di video musicali si è cimentata anche in alcune pubblicità ed in un interessante biopic sulle The Runaway.


2001 - In my secret life
Artista: Leonard Cohen
Regia: Floria Sigismondi
Album: Ten new songs (2001)

martedì 28 maggio 2013

Chemical brothers - Star guitar - Ceci n'est pas un film



Qualche giorno fa vi parlavo del nuovo film di Michel Gondry, tratto da un romanzo di Boris Vian; com'è noto Gondry ha raggiunto la fama come regista di video musicali accomunati da creatività e talento visuale. Il video di cui vi parlo oggi è quello di Star guitar dei Chemical Brothers, un pezzo tratto dall'album Come with us.

La clip è la dimostrazione di quanto la creatività ed il talento possano essere indipendenti dal budget, sempre che si abbia una testa piena di idee e una buona post-produzione.

Il video consiste in una ripresa effettuata dallo stesso Gondry con una telecamera digitale, durante un viaggio in treno in Francia tra Nimes e Valence.

La ripresa visualizza il paesaggio visto da un finestrino di treno: fabbriche, impianti industriali, strade e stazioni. Le riprese sono state effettuate per ben dieci volte nel corso della stessa giornata per avere lo stesso soggetto in diverse condizioni di luce. Il risultato finale è simile a quello ottenuto nel celeberrimo video di Around the world dei Daft Punk. I vari elementi del paesaggio sono ripetuti e sincronizzati con la musica, di cui costituiscono la rappresentazione visuale.

Il risultato, a mio parere, riesce a dare sostegno ad un brano non particolarmente adatto all'ascolto fuori dal dancefloor, migliorandone l'esperienza muiscale. E a voi, piace?




2003 - Star guitar
Artista: Chemical Brothers
Regia: Michel Gondry
Album: Come with us (2002)

giovedì 16 maggio 2013

Carmen Consoli - L'eccezione - Ceci n'est pas un film



Recentemente ho recensito il bel Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi. Colgo quindi l'occasione per parlre di questo video; come tanti, prima di approdare al cinema la Tognazzi regista ha lavorato per la televisione ed ha realizzato diversi video musicali, fra gli altri per Paola Turci, Sergio Cammariere e anche per Carmen Consoli.

Il video che vi sottopongo oggi è quello di L'eccezione, il primo singolo tratto dall'album omonimo. A mio giudizio questo cd chiude una fase creativa della Consoli e contemporaneamente ne apre un'altra, perchè contiene alcuni elementi riscontrabili nei dischi precedenti ma inizia a proporne di nuovi. Insomma Carmen, come tutti i grandi artisti è in continua evoluzione e non si è adagiata sui successi (veniva da tre dischi in tre anni - Mediamente isterica, Stato di necessità e L'anfiteatro e la bambina impertinente grazie ai quali si era definitivamente affermata come cantantessa).

La Tognazzi invece l'anno successivo pubblicherà il suo primo lungometraggio, Passato Prossimo, che avrebbe poi vinto il nastro d'argento

Il video è il giusto supporto a questa fase di transizione, ci mostra una Consoli dal look rinnovato  in dimensione quasi live all'interno della Casa dell'Architettura di Roma.
La canzone è bellissima e la Tognazzi si conferma particolarmente brava ad entrare in sintonia con le interpreti femminili.
Il risultato mi pare notevole, e a voi?



2002 - L'eccezione
Artista: Carmen Consoli
Regia: Maria Sole Tognazzi
Album: L'eccezione (2002)


venerdì 12 aprile 2013

Chemical brothers - Elektrobank - Ceci n'est pas un film



Se gli anni 70 sono stati caratterizzati dal glam all'inizio e dal fiorire del punk verso la fine e gli anni 80 del pop e dei rockers "impegnati", gli anni 90 - e chi aveva 20 anni in quel periodo se lo ricorda bene - sono nati sotto il segno del grunge ma sono stati senza dubbio gli anni dell'elettronica.

Nell'aristocrazia del big beat i Chemical Brothers tengono botta ancora oggi, ma immaginatevi che tipo di pazzi dovevano essere per pubblicare come singolo un brano di sei minuti (nel video edit, perchè sul cd ne dura più di 8) sostanzialmente senza cantato e senza melodia! Il video che ha assai trainato il successo del pezzo è dovuto al genio sregolatissimo di Spike Jonze (Essere John Malkovich, Nel paese delle creature selvagge), un vero specialista del genere.

Il video racconta la storia di una ginnasta (interpretata da Sofia Coppola, che due anni dopo sarebbe diventata moglie di Jonze) che partecipa alla finale di un torneo, rivaleggiando con una bionda perfettina e antipatica.
Bellissima l'inquadratura finale, con la vetrina dei trofei (forse un banco dei pegni?) davanti alla quale i passanti transitano distratti. Fatica, dolore, impegno: tutti momenti che andranno persi nel tempo come lacrime nella pioggia, come direbbe il replicante Roy di Blade Runner. Sempre nella stessa inquadratura, notate i due cestisti nella foto sotto quella di Sofia: i due Chemical Brothers hanno sense of humour!


1997 - Elektrobank
Artista: Chemical Brothers
Regia: Spike Jonze
Album: Dig your own hole (1997)

lunedì 18 febbraio 2013

R.E.M. - Blue - Ceci n'est pas un film


Se l'ultima parola è quella che conta Blue è una canzone importante nella discografia dei R.E.M. perché è quella che chiude il loro album di addio, Collapse Into Now. E' un bellissimo brano, musicalmente quasi sperimentale con moltissimi filtri sulla voce di Michael Stipe ed il sound delle chitarre ricco di riverbero e feddbacks. Il testo suona come il bilancio finale di una carriera con momenti amari, qualche rimpianto ed un insopprimibile amore per la vita. L'ultima strofa è cantata da Patti Smith, co-autrice del testo. Ancora una volta, nonostante l'addio, rock n roll is here to stay, senza dubbio.

A distanza di poco più di un anno dall'uscita dell'album uscì il video, opera del multiforme talento di James Franco. Il clip riprende l'atmosfera blue (di nome e di fatto), declinandola sulle immagini di una California che Franco conosce come le sue tasche.
Inconfondibile lo stile, che alterna riprese in esterni, spesso girate in super8, con immagini riprese da uno shooting fotografico di Lindsay Lohan ripresa da Terry Richardson nel celeberrimo hotel Chateau Marmont (di cui su questo blog già si è parlato qui).

Il continuo alternarsi dell'ambiente del jet set hollywoodiano con riprese di una Los Angeles frenetica, spersonalizzante è molto adatto al testo della canzone, e - a ben vedere - anche alla carriera di una band come i R.E.M., così lacerata fra la propria indipendenza artistica e la fama planetaria raggiunta. Un degno addio per la trentennale carriera di una delle band più rispettate della storia del rock.


2012 - Blue
Artista: R.E.M.
Regia: James Franco
Album: Collapse into now (2011)


lunedì 28 gennaio 2013

Rammstein - Ceci n'est pas un film


Molti registi sono anche grandi amanti della musica, alcuni solo da ascoltatori, altri anche come musicisti. E' questo il caso di David Lynch, il cui talento spazia dal cinema (come regista, attore, scenografo e scrittore), alla pittura ed alla musica d'avanguardia (ha pubblicato ben sette cd).
Le colonne sonore dei suoi film sono sempre molto curate, e di solito comprendono pezzi scritti apposta accanto a musiche non originali.

Nel suo film Strade Perdute (Lost highway, un complicatissimo dramma psicanalitico sulla personalità multipla strutturato come un nastro di Möbius, nel solco della più destabilizzante ed incomprensibile tradizione dell'autore, con un ottimo Bill Pullman), la colonna sonora include brani del suo collaboratore storico, il musicista Angelo Badalamenti accanto a pezzi di David Bowie, Lou Reed, Nine inch nails e Rammstein.

Il video d'autore di oggi è proprio dei Rammstein,un gruppo di industrial-dance-metal tedesco che basa la propria immagine sull'ambiguità di una immagine molto "potente" (che gli ha procurato spesso l'accusa di istigazione al nazismo) e di testi ricchi di contrasti e citazioni letterarie non banali. L'esibizione dal vivo è il punto forte della band, che fa grandissimo ricorso al fuoco come elemento scenico.

Nella clip si alternano inquietanti scene del film con una delle pirotecniche performance dei Rammstein, con il cantante che indossa un simpatico cappottino d'amianto al quale viene dato fuoco, con indubitabile effetto. Il cantante Till Lindemann può permettersi di dire - come e più di Laura Palmer - "fire walks with me"!




1997 - Rammstein
Artista: Rammstein
Regia: David Lynch
Album: Herzeleid (1995)

mercoledì 9 gennaio 2013

Here with me - Ceci n'est pas un film


Nell'attesa dell'ormai imminente Frankenweenie lungometraggio, Tim Burton torna a lavorare con i Killers realizzando il video del loro nuovo singolo Here With Me.

Se nel primo lavoro Bones, Burton si era divertito a giocare con gli scheletri in questo realizza un vero e proprio corto rispolverando un altro dei suoi temi favoriti: l'amore (apparentemente) impossibile fra un adolescente dall'aria un po' troppo pallida ed una irraggiungibile celebrità. 
Il giovanotto, ossessionato dalla diva, ne ruba una riproduzione di cera a grandezza naturale e, dopo averla portata un po' al mare e a ballare le offre una cena a lume di candela tanto romantica quanto inconsueta.

Nel frattempo i Killers si esibiscono in un teatro suonanodo questa canzone strappalacrime sul rimpianto di un uomo dopo la fine di un amore.


Il video è stato girato in Inghilterra a Blackpool, località di svaghi balneari e città natale di Robert Smith dei Cure (sarà solo un caso o il genere gotico è connaturato con quel luogo?), ed ha per protagonisti il Giovane Craig Roberts (Jane Eyre) ed una delle muse più intramontabili di Burton: la deliziosa Wynona Rider.
Il video - manco a dirlo - è meraviglioso, ed oltre all'universo burtoniano a mio avviso pesca qualcosa anche dal cult movie Harold e Maude per la  caratterizzazione del ragazzo.

Notate (nella foto sopra) i fantastici divanetti a forma di autoscontro nel diners dove lui vedeWynona in tutti i personaggi.
Il primo video è un "dietro le quinte", dove si vede quanto si divertono gli attori ed il regista, il video sotto è il risultato finale.
Se Burton in questo periodo è in palla così, Frankenweenie riconcilierà i fans vecchi nuovi con l'autore americano (che con Alice sembrava aver perso qualche colpo).




2012 - Here with me
Artista: The Killers
Regia: Tim Burton
Album: Battle born




venerdì 21 dicembre 2012

Bones - Ceci n'est pas un film


Come i più assidui lettori ormai sapranno non perdo occasione per ribadire la mia ammirazione per Tim Burton, uno dei registi più originali e creativi di sempre.

Nel 2006 i Killers fecero uscire il loro secondo album Sam's town (un momento delicato per tutte le band che hanno fatto un grosso successo con il primo); per il video del secondo singolo estratto, Bones, si affidarono a Tim Burton. La collaborazione (che è continuata con il recentissimo video di Here with me con Winona Rider, di cui riparleremo presto) è particolarmente azzeccata dal punto di vista artistico. Trovo che l'universo burtoniano si sposi particolarmente bene con le atmosfere un po' anni 80 dei Killers, i cui testi peraltro sono a volte parecchio inquietanti, ad ascoltarli con attenzione.

Il video di Bones è un vero e proprio attestato di amore per il cinema, vi compere una giovane coppia - lei è la superstilosa modella Devon Aoki - in un cinema drive in (scene girate in un vero Drive In di Las Vegas), intenta a guardare un film. Sullo schermo vengono di volta in volta proiettate scene di film di culto come Lolita, La creatura della laguna nera e Gli argonauti (con gli effetti speciali di Harryhausen, uno dei miti ispiratori di Burton). 
La giovane coppia viene poi mostrata su una spiaggia (citazioni da 10 e  Da qui all'eternità), dove quando iniziano a togliersi i vestiti rimangono solo gli scheletri, che nuotano, si amano e si corrono romanticamente incontro.
In un continuo cambio di piano narrativo i personaggi in azione e quelli sullo schermo sono di volta in volta i Killers stessi che  suonano, la nostra coppia di innamorati e scene tratte da film. 

La visione di Burton aggiunge ancora qualcosa al senso della canzone: i due innamorati quando sono insieme sono nudi fino all'osso, senza alcun tipo di filtro. Una visione romantica che passa attraverso un immaginario che potremmo definire horror, insomma una poetica ed una estetica tipicamente burtoniane.

La canzone già di suo è bella, il video lo trovo molto autoriale e perfettamente aderente allo scopo, in una parola: superlativo!






2006 - Bones
Artista: The Killers
Regia: Tim Burton
Album: Sam's town



mercoledì 12 dicembre 2012

All the way to Reno - Ceci n'est pas un film



Avete presente Michael Moore, il regista di Bowling a Columbine e Sicko? Anche se non lo avreste mai detto si è cimentato anche in alcuni video musicali per i Rage Against The Machine, i System Of A Down e anche in questo famoso video per gli R.E.M.

Il video è stato girato nel 2001, precedentemente al successo planetario ottenuto da Bowling for Columbine e anche prima delle grandi polemiche suscitate da Farenheit 9/11. 

Il video, particolarmente azzeccato rispetto al testo della canzone,fu girato al Bishop Ford Central Catholic High School di Brooklyn (NYC), utilizzando come operatori quattro studenti della zona. L'atmosfera è quella di un concerto e di una visita dei R.E.M. all'interno della scuola, all'interno della quale vengono mostrati alcuni siparietti ironici, come il chitarrista ed il bassista che entrano armati dei propri strumenti nell'ufficio di job placement della scuola per uscirne armati di una scopa e di una pala, o Michael Stipe - il cantante - che "ruba" megafoni e microfoni per ricordare agli studenti che se rimarranno fedeli a se stessi ed avranno il coraggio di seguire i tuoi sogni, saranno delle star!
Il taglio della clip è quello tipico di Moore, cioè il documentario a tesi, ed ha il pregio di mostrarci l'interno di una scuola americana popolata di adolescenti sgraziati, un po' come in tutto il resto del mondo.
La canzone è molto bella ed il video - a suo modo - poetico. Il connubio fra il grande critico della società americana e la più grande band di "College rock" a mio avviso è perfettamente riuscito.
E a voi piace?




2001 - All The Way To Reno (You're Gonna Be A Star)
Artista: R.E.M.
Regia: Michael Moore



venerdì 30 novembre 2012

Souljacker part I - Ceci n'est pas un film



Dopo aver inaugurato una serie di post dedicati alle pubblicità d'autore, introduco oggi una nuova rubrica, caratterizzata dal sottotitolo Ceci n'est pas un film,  dedicata ai video musicali realizzati da registi famosi.
Rispetto ai film realizzati per la pubblicità, i video musicali presentano sì delle analogie, perchè hanno una durata definita a priori ed un obiettivo che è quello di valorizzare la musica, ma godono di una assoluta libertà creativa in tutto il resto: possono essere folli, classici, deliranti, assurdi, raccontare una storia oppure semplicemente far vedere un tizio che suona.
Così come per i commercials, alcuni registi sono diventati famosi grazie a i video musicali e sono approdati in questo modo al grande schermo, altri si sono prima affermati come autori e solo successivamente hanno affrontato questa interessante forma espressiva.

Per la prima puntata, vi propongo il video girato da un vero maestro del grande schermo: Wim Wenders. La scelta non è casuale perchè Wenders è un regista da sempre interessato al mondo musicale: basta riguardare il concerto di Nick Cave ripreso all'interno di Il cielo sopra Berlino, senza dimenticare quanto gli deve in termini di popolarità raggiunta il Buena Vista Social Club, su cui girò un famoso documentario.
Giusto due anni dopo aver affrontato il tema della musica cubana Wenders girò il video per questa strana band americana di indie rock, gli Eels, che ruota intorno alla figura barbuta di Mister E (mark Everett per l'anagrafe).

IL video è girato all'interno di un carcere in cui la band suona nel corridoio, mentre le celle sono tutte occupate da donne, l'atmosfera è onirica ed il testo presumo rifletta in qualche modo l'esperienza personale di Mister E, orfano di padre e molto legato ad una sorella che ha avuto molti problemi psichici legati al consumo di stupefacenti.
Insomma tutto MOLTO inquietante!

A me video e canzone piacciono molto, ed a voi?




2001 - Souljacker part I - Wim Wenders