Si tratta di tre spot che ripropongono gli stessi protagonisti: Paolo Villaggio nel ruolo di un dirigente d'azienda alle prese con sogni ed ossessioni e Fernando Rey in quello del suo psicanalista.
Come visto in precedenza, Fellini gira i commercials come se fossero dei veri e propri corti, affidandosi ad una crew di valore tecnico-artistico assoluto.
Il sogno della galleria è il primo spot, in cui Villaggio sogna di essere al volante di un'automobile che percorre una galleria, che ad un tratto inizia a crollargli addosso.
Ne Il sogno del leone in cantina Villaggio sogna la bionda e giunonica vicina di casa di quando era bambino (Ellen Rossi Stuart, madre di Kim, anche se in base alle mie ricerche per l'anagrafe dovrebbe chiamarsi Klara Müller), ad un certo punto compare un leone piangente. Vabbè...forse non c'è bisogno di Freud per l'interpretazione!
L'ultimo spot è Il sogno del dejeuner sur l'herbe in cui Villaggio si trova ad un picnic insieme a una giovanissima (alle'epoca ventunenne) e splendida Anna Falchi, per scoprire di essere incastrato sulle rotaie di un treno a vapore lanciato a tutta velocità!
In tutti e tre i casi lo psicanalista conclude lo spot affermando di essere in grado di risolvere problemi psicologici, mentre per tutto il resto ci può pensare....la Banca di Roma (non faccio pubblicità perchè l'ente non esiste più)!
Intervistato sul rapporto fra arte e commercio, Fellini rispose così:
"Io non offro messaggi, sono solo un creatore di immagini, e quindi posso fare il madonnaro come le foto tessere, ma non mi sento un "venditore" ne' palese ne' occulto. Pero' organizzo il lavoro con lo stesso impegno di un vero film, con i miei consueti tecnici, con un operatore come Giuseppe Rotunno. Sono felice di questa committenza: per la prima volta mi sento come Michelangelo, l' artista rinascimentale che aveva alle spalle Papi e Granduchi, col vantaggio che i banchieri lasciano liberta' creativa, non vengono neppure a vedere come vanno i lavori alla Cappella Sistina. Spero che a questo incontro ne seguano altri, magari per raccontare la Venezia sotterranea o Napoli: citta' che appartengono a un' altra dimensione"
Nella ricerca dei filmati da includere nel post mi sono imbattuto in questo interessante backstage, in cui appare il mecenate committente, un "giovane" Cesare Geronzi, all'epoca già più vicino ai 60 che ai 50, oltre al vedersi il lavoro delle maestranze di cinecittà e - ovviamente - anche il Maestro mentre dirige Anna Falchi.
I tre spot sono molto belli, ed hanno indiscutibilmente una coerenza con l'opera di Fellini ed un valore artistico che va molto al di là della funzione per cui sono stati creati.
Spot: Il sogno della galleria, Il sogno del leone in cantina, Il sogno del dejeuner sur l'herbe
Anno 1992
Prodotto: Banca di Roma
Regia: Federico Fellini
Fotografia: Giuseppe Rotunno
Scenografia: Antonello Geleng
Musica: Nicola Piovani
Montaggio: Nino Baragli
Fotografia: Giuseppe Rotunno
Scenografia: Antonello Geleng
Musica: Nicola Piovani
Montaggio: Nino Baragli
e la musica di piovani!!
RispondiEliminache belli questi post-su-spot!
D
Una crew straordinaria, a parte Fellini conto 7 David di Donatello, un Oscar e un BAFTA (l'Oscar britannico), più una fraccata di nominations varie. Ma il bello è che secondo me funziona anche come pubblicità, che in questi casi non è ovvio.
EliminaSalve Sono l'autore del backstage approvato personalmente da Fellini. Almeno potevate dire due commenti sul backstage
RispondiEliminaBuongiorno, è un onore avere un visitatore così coinvolto nel progetto. Ignoravo ci fosse un backstage ufficiale. Se le fa piacere sarei felice di ospitare un contributo!
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